
Letteratura
G. D'Annunzio, C. PaveseD' Annunzio ha sempre vissuto in modo eccessivo l' impulso di godere la vita, che torviamo nelle Laudi della vita, in cui si invitano gli uomini a godere la vita e si loda Ulisse, che rappresenta l'uomo moderno, sicuro di sè, superuomo che sfida il destino. La morale consiste non solo nel diritto dell'uomo, e soprattutto degli uomini superiori come lui, di far valere la propria “volontà di potenza” sulla massa bruta degli altri uomini, ma anche e soprattutto nel suo diritto di esprimere compiutamente, fino in fondo, la propria capacità di godere la vita al di là di ogni restrizione o rinuncia imposta dalla morale comune e dalle convenienze sociali. Egli fu sempre sprezzantemente fiducioso nelle sua capacità, tanto da sfidare stoicamente o forse solo stupidamente la morte e la guerra. Fu acceso sostenitore, infatti, del conflitto mondiale, vi partecipò e si fregiò anche del titolo di poeta soldato, dopo l'impresa fiumana.C. Pavese visse con estremo rigore la tensione contrastata a un rapporto con gli "altri", che rompesse il cronico "vizio della solitudine" della generazione intellettuale formatasi sotto il fascismo e la visse a tutti i livelli, quello privato dei suoi impossibili amori e dei suoi sogni, quello della ricerca letteraria lacerata tra autosufficienza e rinvigorimento "americano" della tradizione veristica italiana e quello, infine, di una travagliata e difficile partecipazione politica, piena, si accorse, di brucianti utopie. Non superò mai il contrasto della sua vita, la difficoltà di concialiare l'amore per la vita, gli ideali con la dura realtà, tanto che si suicidò.
Greco
Euripide - MedeaEuripide nella "Medea" presenta il seguito delle gesta degli Argonauti e della storia d'amore tra Giasone e Medea.Egli comincia la sua narrazione dal momento in cui i due sposi e i loro figli già vivono a Corinto. La tragedia si incentra attorno alla folle decisione presa da Medea, una volta venuta a conoscenza della volontà di Giasone i sposare la figlia del re Creonte. Dopo un diverbio in cui Giasone rivela tutto il suo carattere ambiguo e ipocrita e nel momento in cui con l'appoggio del re di Atene crede di potersi mettere in salvo dai suoi nemici, la donna mette in esecuzoine il piano di vendetta. Finge di riconciliarsi con il suo sposo e ostentando il desiderio di voler rendere omaggio alla giovane sposa,le manda, per mezzo dei propri figli, dei doni imbevuti di filtri mortali. Alla fine della tragedia, Medea uccide i propri figli e li mostra a Giasone che non può far altro che maledirla, mentre la folle assassina fugge su un carro alato.
Storia
Il contesto storicoIl contesto storico in cui si sviluppa la dialettica di atavico ed eterno sapore può essere considerato un qualsiasi conflitto o più semplicemente il primo, in cui per la prima volta le più grandi potenze del mondo si incontravano e scontravano divisi in blocchi per la voglia di annessioni, di difendere orgogli feriti, per dimostrare la propria potenza, incuranti delle migliaia di uomini che combattendo in nome di un più alto amore per la propria patria persero la vita.
Filosofia
S. FreudFreud avava distinto due gruppi principali di istinti, che forse sarebbe meglio definire pulsioni, come lo stesso Freud fa, i cosidetti "istinti dell'Io" che sono diretti all'autoconservazione e gli "istinti oggettuali", e cioé l'istinto d'amore, Eros o Libido e l'istinto di morte, Tanatos o Aggressività. Un altro studio frediano che analizza il rapporto tra Amore e Morte è il famoso complesso di Edipo, costiuito dal sogno tipico di aver rapporti con la madre,per un immenso e incestuso amore per questa, e quello di uccidere il padre.
Arte
E. Munch(1863-1944) L'amore, la morte e più tardi la vita furono i temi pressanti di tutta la pittura di Munch. La solitudine che lo accompagnò per gran parte della sua vita non lo aiutò di certo ad allontanare lo sguardo da quei fantasmi che popolavano il suo doloroso passato; anzi lo spinse a fuggire sempre di piú dalla realtá, da quel mondo esterno che lui percepiva come ostile. La sua vita e dopo la sua intera produzione pittorica si caratterizzano per la assenza della ricerca dell' amore, sempre collegato dall' artista alla orrenda figura della morte. Le opere, singole e autosufficienti, dedicate al ciclo di vita, morte e amore sono Il grido, Il bacio, Gli occhi negli occhi, Vampiro, Danza della vita,rappresentazioni, ognuna a suo modo, dell' angoscia del vivere, della forza dell' amore e della paura della morte.

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